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L’Internet of Things per le case “intelligenti”
Questo articolo è stato pubblicato il 6 maggio 2015
Abbiamo riscontrato un interesse sempre maggiore nei confronti della "casa intelligente". C'è infatti il desiderio diffuso di organizzare l'ambiente domestico in modo da poterlo controllare con il proprio smartphone quando si è fuori casa. La distanza tra tecnologia ed utente, però, non è ancora minima.
Soprattutto in ambito residenziale permane una certa diffidenza verso implementazioni domotiche che vadano oltre la sorveglianza o il controllo remoto della climatizzazione e questo crea un paradosso con l'esigenza di avere tutto sotto controllo anche quando si è fuori casa.
Per ridurre questa distanza emotivo-conoscitiva è necessaria una migliore comunicazione, che favorisca la comprensione dei benefici e valorizzi l’usabilità del sistema.
A tale scopo, nei progetti più recenti si ricorre spesso all’uso di interfacce già note (come ad esempio tablet o smartphone) per consentire al consumatore di fruire della soluzione tramite strumenti “comuni”, facili e con cui abbia già sviluppato un buon grado di confidenza.
Le applicazioni di Smart Home & Building sono ampie e variegate: dalle soluzioni tradizionali di videosorveglianza e manutenzione impianti, a quelle più innovative di gestione dell'energia.
Nel panorama dell’Internet of Things, le applicazioni di Smart Home & Building rivestono una particolare importanza.
Rappresentano, infatti, l’anello di congiunzione fra l’individuo (cittadino, consumatore) e i livelli sovrastastanti di adozione del paradigma IoT (Smart City, Smart Grid).
Il panorama applicativo in ambito Smart Home & Building è ampio e variegato. Non mancano alcune soluzioni “tradizionali” e ormai consolidate, mentre la maggior parte dei progetti recenti, ancora allo stadio sperimentale, ha come denominatore comune la gestione dell’energia.
Vi sono alcune soluzioni consolidate e diffuse da tempo, che utilizzano le funzionalità più semplici abilitate dall’Internet of Things: è il caso di applicazioni a scopo di security (videosorveglianza, antintrusione, gestione accessi), di manutenzione impianti (rilevazione guasti, gestione delle attività di manutenzione ordinaria) e di “gestione scenari” (climatizzazione, illuminazione, irrigazione).
Altre soluzioni, più articolate e più complesse, stanno emergendo con evidenza e fra tutte si segnalano quelle di Energy Management: su oltre 140 applicazioni individuate in Italia e all’estero ben una su tre ha tra le sue finalità la gestione delle risorse energetiche in ambito industriale e, soprattutto, residenziale.
Il tema energetico è centrale anche nel collegamento tra Smart Home & Building e Smart Grid.
L’utente è uno dei principali “ingredienti” di una Smart Grid in quanto al tempo stesso consumatore e potenziale produttore della risorsa energia.
Le sue scelte hanno quindi un duplice impatto: da un lato i comportamenti di consumo influiscono su picchi e carico della rete, dall’altro è necessario gestire la reimmissione in rete di un’eventuale surplus di energia, prodotta ad esempio tramite impianti fotovoltaici. Inoltre l’edificio, residenziale o meno, è un elemento rilevante nello sviluppo della mobilità elettrica in quanto punto di ricarica.